MONTEMURRO E IL SUO FIORENTE PASSATO
Sorto intorno all’anno Mille in seguito al declino della città romana di Grumentum, Montemurro nel 1068 era noto con il nome Castrum Montis Murri ed era sede di una comunità di basiliani. Da qui in avanti il paese comincia a scrivere la sua storia che lo ha portato nei secoli a diventare punto di riferimento economico, giuridico, politico, religioso e culturale della Valle dell’Agri. La presenza di due conventi, domenicano e francescano, la fiorente attività di concia delle pelli e di molitura delle olive hanno reso il centro attrattivo e noto anche in territori lontani grazie alla buona posizione geografica che facilitava i contatti. Purtroppo fenomeni naturali avversi hanno messo fine a tutto ciò abbattendosi con la loro potenza distruttiva sulla cittadina che ha tuttavia reagito riuscendo a riedificarsi sulle proprie rovine.
ESPONENTI MONTEMURRESI DELL’ARTE E DELLA LETTERATURA
Il paese annovera nella sua storia una notevole produzione culturale dovuta ad insigni esponenti dell’arte e della letteratura vissuti a partire dal 1500. A Montemurro nascono maestri intagliatori, indoratori, della pittura che contribuiscono ad arricchire la produzione artistica di Napoli. Qui giungono i Sellitto, i Manecchia e secoli dopo nel Novecento, i Leone-Padula che rendono l’arte un mezzo per esprimere proprie ed altrui indoli. E’ una comunicazione visiva a cui si aggiunge quella letteraria dei saggi Settecenteschi di Capocasale, noto e stimato filosofo dell’Ateneo napoletano e della corte dei Borbone; quella letteraria Novecentesca ancora di Leone e Padula dove per quest’ultima forte è l’impronta Neorealista, e di Sinisgalliche nei nessi individuati tra le varie espressioni della Cultura ritrova, pur vivendo lontano, le sue origini montemurresi.
NATURA E BIODIVERSITA’ IN UN TERRITORIO RICCO D’ACQUA
Montemurro sorge su un’altura a 723 metri s.l.m. ed è parte dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Il suo è un territorio ricco di biodiversità che offre varietà di paesaggi e di colori grazie alla diversificata orografia che passa dai 532 metri s.l.m. del lago Pietra del Pertusillo fino a sfiorare i 1.300 del monte Santo Jaso, sede del Santuario della Madonna di Servigliano. Vegetazione spontanea unita alle colture di sempre quali olivo, vite, grano, frutta impreziosiscono un luogo ricco di acque sorgive e di ruscelli, ideale per la transumanza di cui sono tutt’ora visibili i segni dei tratturi. Un luogo contornato dai monti e colline che si stagliano sulla valle plasmata dal fiume di cui prende il nome, l’Agri.
ITINERARI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO
TOUR VIRTUALE
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VOLI DEL DRONE
COME ARRIVARE
IN AUTO - Da Nord:
Autostrada Salerno-Reggio Calabria A3, al Km 136 uscita Atena Lucana. Si percorre la SS 598 Fondovalle dell'Agri sino al Km 53, si esce e si prosegue verso sinistra sulla SP1 Alto Agri per 4 Km.
IN AUTO - Da Sud:
Strada Statale 106, uscita bivio Policoro-Scanzano. Si percorre la SS 598 Fondovalle dell'Agri, per 65 Km, si esce e si prosegue verso destra sulla SP1 Alto Agri per 4 Km.
AUTOSTRADA A2 SA-RC
USCITE: ATENA LUCANA SS 598 VAL D’AGRI
DA POTENZA
SS 407 BASENTANA SS 95 VARIANTE TITO - BRIENZA
DA MATERA
SS 407 BASENTANA SCALO PISTICCI SS 598 VAL D’AGRI
DA TARANTO E DA SIBARI
SS 106 JONICA SS 598 VAL D’AGRI
IN TRENO
STAZIONI PIÙ VICINE: POTENZA SALERNO
IN AEREO
AEROPORTI PIÙ VICINI: NAPOLI BARI AVIOSUPERFICIE DI GRUMENTO
IN AUTOBUS
LINEE DIRETTE DALLE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE PER LA VAL D’AGRI