Storia Cultura e tradizioni popolari
Come ogni antico paese anche Montemurro ha la sue tante storie da raccontare. Sono storie di cultura e tradizioni lunghe secoli, contraddistinte da legami stretti con il territorio da cui dipendeva la stessa sopravvivenza. Era una relazione che si reggeva sul rispetto verso quella natura di cui si imparava a coglierne i segreti osservandone i cicli e i fenomeni. Mani esperte hanno raccolto e trasformato prodotti agricoli e di allevamento, oppure modellato oggetti di artigianato ricorrendo a tecniche tuttora valide. Il territorio produce cereali, legumi, ortaggi, frutta, tuberi, castagne, noci, nocciole, mandorle, more, funghi, salvia, finocchio, rosmarino, origano. Una significativa varietà di beni che ha alimentato la fantasia in cucina con piatti di rinomato sapore. I sovrani della pasta fatta in casa sono i ferricelli conditi con la mollica, la polvere di peperone e, nel periodo carnevalesco, con scaglie di rafano. Rinomati sono anche i “rascatiedd” (cavatelli) gustati con il sugo di salsiccia, la pasta e fagioli, i peperoni cruschi che sono l’ingrediente principe del baccalà cotto insieme alle olive, olio, aglio, la salsa di pomodoro. In quanto ai dolci famosi sono i panzerotti ripieni di crema di castagne, le zeppole, le crespelle, le paste secche preparate con le mandorle.
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